La fede in Dio (parte 3 di 3)
Descrizione: Il terzo e quarto aspetto su cosa significa credere in Dio, cioè, credere che solo Lui ha il diritto di culto e come venire a conoscenza di Dio attraverso i Suoi nomi e attributi.
- Da IslamReligion.com
- Pubblicato su 02 Jun 2014
- Ultima modifica su 07 Sep 2019
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(III) Dio solo spetta l’Adorazione
L'islam pone l'accento molto più su come rendere la fede in Dio in una vita giusta e obbediente e in una buona creanza piuttosto che dimostrare la Sua esistenza attraverso complessità teologiche. Quindi, il motto islamico è che il messaggio principale predicato dai profeti era la resa alla volontà di Dio e al Suo culto e non tanto la prova dell'esistenza di Dio:
“Non inviammo prima di te nessun Messaggero senza rivelargli: Non c'è altro dio che Me. AdorateMi.” (Corano 21:25)
Dio ha il diritto esclusivo di essere adorato interiormente ed esteriormente, con il cuore e le membra. Nessuno ha il diritto di essere adorato tranne Lui, assolutamente nessun altro può essere adorato accanto a Lui. Non ha soci o associati nel culto. Il Culto, nel suo senso globale e in tutti i suoi aspetti, è solo per Lui.
“Il vostro Dio è il Dio Unico, non c'è altro dio che Lui, il Compassionevole, il Misericordioso.” (Corano 2:163)
Il diritto di Dio di essere adorato, non può essere troppo enfatizzato. E 'il significato essenziale della testimonianza di fede dell'Islam: La ilah illa Allah. Una persona diventa musulmano testimoniando il diritto divino di culto. E’il punto cruciale della fede islamica in Dio, e anche di tutto l'Islam. E’stato il messaggio centrale di tutti i profeti e messaggeri inviati da Dio - il messaggio di Abramo, Isacco, Ismaele, Mosè, i profeti ebraici, Gesù e Muhammad, che la misericordia e la benedizione di Dio siano su di lui. Per esempio, Mosè ha dichiarato:
“Ascolta, Israele: Il Signore, il nostro Dio, è l'unico Signore. (Deuteronomio 6:4).”
Gesù ripetò lo stesso messaggio 1500 anni dopo, quando disse:
“Il primo di tutti i comandamenti è: ‘Ascolta, Israele: Il Signore, nostro Dio, è l'unico Signore.’” (Marco 12:29)
E ricordò Satana:
“Vattene, Satana, poiché sta scritto: Adora il Signore Dio tuo e a Lui solo rendi il culto.” (Matteo 4:10)
Infine, la chiamata di Muhammad circa 600 anni dopo Gesù riverberata sulle colline della Mecca:
“Il vostro Dio è il Dio Unico, non c'è altro dio che Lui …” (Corano 2:163)
Tutti dichiararono chiaramente:
“…Adorate Dio! Per voi non c'è altro dio che Lui…” (Corano 7:59, 7:65, 7:73, 7:85; 11:50, 11:61, 11:84; 23:23)
Che cosa è il culto?
Il culto nell'Islam è costituito da ogni atto, credenza, dichiarazione, o un sentimento del cuore che Dio approva e ama, tutto ciò che avvicina una persona al suo Creatore. Esso comprende il culto 'esterno' come le preghiere rituali quotidiane, il digiuno, la carità e il pellegrinaggio così come il culto 'interno' come la fede nei sei articoli di fede, la devozione,l’ adorazione, l’amore, la gratitudine e la fiducia. Dio ha il diritto di culto del corpo, dell’anima e del cuore, il culto è incompleto, se non è fatto su quattro elementi essenziali: il timore reverenziale di Dio, amore divino e l'adorazione, la speranza nella ricompensa divina, e l’estrema umiltà.
Uno dei più grandi atti di culto è la preghiera, invocando l’aiuto dall'Essere Divino. L’Islam specifica che la preghiera deve essere rivolta solo a Dio. Lui ha il controllo totale sul destino di ogni uomo ed è in grado di garantire i suoi bisogni e di rimuovere le sue difficoltà. Dio, nell’Islam, si riserva il diritto di preghiera per se stesso:
“E non invocare, all'infuori di Dio, chi non ti reca né beneficio, né danno. Se lo facessi, saresti uno degli ingiusti!” (Corano 10:106)
Dare chiunque altro - profeti, angeli, Gesù, Maria, idoli, o la natura, una parte del proprio culto, che è essenzialmente dovuto solo a Dio, come la preghiera, si chiama Shirk ed è il più grande dei peccati nell'Islam. Shirk è l'unico peccato imperdonabile, se non pentito, nega lo scopo stesso della creazione.
(IV) Dio è conosciuto attraverso i Suoi Nomi più belli e Attributi
Dio è conosciuto nell'Islam dai Suoi Nomi più belli e Attributi, come appaiono in rivelati testi islamici, senza la corruzione o la negazione dei loro significati evidenti, immaginando, o pensando a loro in termini umani.
“Ad Allah appartengono i nomi più belli: invocateLo con quelli…” (Corano 7:180)
Pertanto, è inopportuno utilizzare Artefice , Autore, Sostanza, Ego Puro, Assoluto, Idea Pura, Concetto Logico, Sconosciuto, Inconscio, Ego, Idea, Grande Uomo, come nomi divini. Essi semplicemente non hanno la bellezza e non è così che Dio si è descritto. Invece, i Nomi di Dio indicano la Sua maestosa bellezza e perfezione. Dio non dimentica, dorme, o si stanca. Non è ingiusto, e non ha figli, madre, padre, fratello, socio, o aiutanti. Egli non è nato, e non genera. Egli non ha bisogno di nessuno poichè è perfetto. Egli non diventa umano per "capire" le nostre sofferenze. Dio è il Forte (al-Qawiy), l'Unico (al-'Ahad), Colui Che riceve il Pentimento (al-Tawwaab), il Misericordioso (al-Rahim), il Vivente (al-Hayy), Colui Che sussiste per Se Stesso e per il Quale tutto sussiste (al-Qayyum), Il Sapiente (al-'Alim), Colui Che tutto ascolta, (al-Sami'), Colui Che tutto osserva (al-Basir), Colui Che tutto cancella (al-'Afuw), Colui Che aiuta (al-Nasir ), il Guaritore degli infermi (al-Shaafi).
I due Nomi più frequentemente chiamati sono: "Il Compassionevole" e "Il Misericordioso." Tutti, tranne uno dei capitoli delle scritture Musulmane inizia con la frase "Nel nome di Dio, il Misericordioso, il Compassionevole." La frase viene usata, si potrebbe dire, da parte dei musulmani più spesso rispetto ai nomi Padre, Figlio e Spirito Santo nelle invocazioni Cristiane. I musulmani iniziano nel nome di Dio e ricordano la Compassione e Misericordia di Dio ogni volta che mangiano, bevono, scrivono una lettera, o eseguiscono qualcosa di importante.
Il perdono è una dimensione importante per il rapporto umano con Dio. Gli esseri umani sono realizzati per essere debole e incline al peccato, ma Dio nella Sua misericordia è disposto a perdonare. Il Profeta Muhammad ha detto:
“La Misericordia di Dio supera la Sua ira.” (Sahih Al-Bukhari)
Along with the divine names “The Compassionate” and “The Merciful,” the names “The Forgiver” (al-Ghafur), “The Oft-Forgiving” (al-Ghaf-faar), “The Acceptor of Repentance ” (at-Tawwaab) and “The Pardoner” (al-Afuw) are among the most used in Muslim prayers.
Oltre ai nomi divini "Il Compassionevole" e "Il Misericordioso", i nomi "Il Perdonatore" (al-Ghafur), "Colui Che tutto assolve" (al-Ghaffar), "Colui Che accetta il pentimento" (at-Tawwaab) e "Colui Che tutto cancella" (al-’Afuw) sono tra i più utilizzati nelle preghiere musulmane.
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