Azioni e intenzioni (parte 2 di 2): Purezza dell’intenzioni nell’ambito religioso
Descrizione: Azioni giornalerie diventano azioni di adorazione, che Dio ricompenserà se si ha un’ intenzione pura.
- Da M. Abdulsalam (© 2014 IslamReligion.com)
- Pubblicato su 02 Jun 2014
- Ultima modifica su 02 Jun 2014
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Purezza dell’intenzioni nell’ambito mondano
Dal commento generale della formulazione della prima parte del hadith, può essere capito che una persona possa essere ricompensata per le sue normali e giornaliere attività, finquando l’intenzione è giusta e queste attività non siano proibite dalla religione. La religione dell’islam incoraggia e a volte obbliga l’uomo ad assumere buone maniere nelle attività quotidiane al di fuori del culto. Essa ha vari metodi, azioni quotidiane come il dormire fino al come mangiare. Se una persona svolge varie attività in concordanza alla sua legislazione, verrà premiata per esse.
Questo aspetto di intenzione permette che l’intera vita diventi un atto di culto, purchè l’obbiettivo della vita sia raggiungere il piacere di Dio. Il Suo piacere sarà raggiunto facendo del bene e astenendosi del male. Una persona può trasformare le attività quotidiane in atti di culto purificando la sua intenzione e cercando sinceramente il piacere di Dio attraverso queste attività. Il Messaggero di Dio, pace e benedizione di Allah su di lui, disse:
“Aiutare un uomo a salire in groppa alla propria cavalcatura e caricarvi le sue cose è carità; una parola buona è carità; ogni passo compiuto per andare a fare la preghiera rituale è carità; rimuovere un’ostacolo dalla strada è carità.” (Sahih Al-Bukhari)
Guadagnarsi da vivere può essere ricompensato. I Compagni videro un uomo e rimasero stupiti dal suo duro lavoro e dalla sua diligenza. Si lamentarono: "Se solo avesse lavorato per amore di Dio ..."
Il Messaggero di Dio rispose:
“Sesta lavorandoper sostenerei suoi piccoli figli, allora èper amoredi Dio. Se luista lavorando persostenere i suoianziani genitori, allora èper amoredi Dio. Se luista lavorando peroccuparsie teneresotto controlloi suoi desideri, allora èper amoredi Dio. Se, d'altra parte, lo sta facendoin modo damettersi in mostrae guadagnarela fama, allorasta lavorandoper il benedi Satana. ”(Al-Mundhiri, as-Suyuti)
Si puòottenere una ricompensa anche pergli atti piùnaturali, se naturalmentesiaccompagnano ad un’intenzionecorretta: Il Messaggero di Diodisse:
"Quando uno di voi dormecon sua moglie, è un attodi carità." (Sahih Muslim)
Lo stessosi può direper mangiare, dormire e lavorarecosì cometrattidi buon carattere, come la sincerità, l'onestà, la generosità, il coraggio e l’umiltà.Questipossono diventare atti di cultoattraverso una sincera intenzionee l'obbedienzaa Dio.
Affinchéqueste azionimondanepossano esseremeritevoli diricompensa divina, le seguenti condizionidevono essere soddisfatte:
A.L’azione deve essere lecita in sé e per sé. Se l’azione è qualcosa di illecito, il suo autore merita la punizione. Il Messaggero di Dio disse:
“Dio è buono e puro, ed Egli accetta solo ciò che è buono e puro.” (Sahih Muslim)
I precetti della legge islamica devono essere completamente rispettati. L’inganno, l’oppresione e l’iniquità devono essere evitate. Il Messaggero di Dio disse:
“Colui che ci inganna, non è uno di noi” (Sahih Muslim)
B.L’attività non deve impedire la persona di eseguire i suoi obblighi religiosi. Dio disse:
“O credenti, non vi distraggano dal ricordo di Allah i vostri beni e i vostri figli...” ( Corano 63:9)
Da questa discussione, possiamo vedere la grandezza di questo hadith e quanto sia importante nel formare il concetto di accettabilità di atti e ricompensa da Dio. Vediamo anche da questo hadith che il concetto di culto e di servizio per l’islam non si limita ad eseguire alcuni atti legiferati, ma comprende piuttosto tutta la vita del musulmano, facendo di lui un vero servitore di Dio.
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